Da Google Earth al National Geographic fino alla Nasa, come esplorare il mondo (e non solo) con un visore VR
di SIMONE COSIMI
16 marzo 2020
Per il momento, i viaggi – anche i più recenti – ci sembrano lontanissimi. E i prossimi non sappiamo quando potremo davvero organizzarli. Ma c’è un modo per visitare le meraviglie del pianeta (e non solo) senza spostarsi da casa. E chissà che la realtà virtuale non riesca, proprio in questa occasione, a imporsi come abitudine su una scala un po’ più ampia, dopo anni in cui è rimasta relegata alle fissazioni di una nicchia di smanettoni e appassionati di digitale.
Certo occorre un visore dedicato, ce ne sono diversi in circolazione, da Oculus Go, Rift o Quest di Facebook – che ha pure lanciato il mondo virtuale Horizon – passando per i più economici come Google Cardboard ai più raffinati come Sony PlayStation VR o Acer Windows Mixed Reality fino a quelli dai prezzi più accessibili come Samsung Gear VR, compatibile però solo con alcuni modelli di smartphone sudcoreani di cui sfrutta il display Amoled. Insomma, le soluzioni sono molte. Ma cosa ci si può fare, e come ci si può viaggiare, con questi dispositivi?
Il punto di partenza non può che essere Google Earth, la piattaforma per esplorare il globo disponibile anche per la fruizione in realtà virtuale. Puoi camminare, volare o navigare praticamente ovunque, ma è compatibile con due modelli di visori: l’Oculus Rift di Facebook e il Vive di Htc, un altro fra i migliori “headset” in circolazione. Sempre per Oculus ma anche per Gear VR c’è poi l’applicazione National Geographic VR, con cui lanciarsi in una spettacolare esplorazione al Polo Sud o arrampicarsi su El Capitan, la celebre vetta del parco statunitense di Yosemite, fino a nuotare con gli squali o conoscere le specie più a
Un altro modo per scappare dal semi-isolamento imposto dalla diffusione del coronavirus passa dall’app Ascape VR, con decine di destinazioni da visitare, altrettante esperienze naturalistiche o culturali, dallo snorkeling nei mari tropicali fino ai contenuti adatti ai bambini grazie alla partnership con Lonely Planet Kids, fra pinguini e delfini. Dal canto suo, Ascape ha il vantaggio di poter essere usata con numerosi visori fra cui Google Cardboard o simili visori economici (sono tutti qui, costano dai 9 euro in su ma il modello standard si può anche costruire da soli scaricando il kit), Zeiss VR One, DoDo Case VR, Homido, Durovis Dive, Fibrum e molti altri.
Masterworks VR trasporta invece gli utenti in un viaggio nelle viscere della storia fra tre continenti e in alcuni dei luoghi più interessanti da Ayutthaya, l’antica capitale del regno del Siam rasa al suolo dai birmai nel 1767, ai misteri di un tempio di epoca pre-Inca sule Ande peruviane fino al monte Rushmore nel Sud Dakota dove sono scolpiti i volti di quattro presidenti statunitensi (George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln) passando per il MasterWorks Museum, dove imparare da scienziati e archeologi i misteri di chi ha abitato e costruito quei luoghi. Funziona con Oculus Go, Rift e Htc Vive.
Gala360 è invece più semplice: una raccolta di foto e video a 360 gradi alla massima risoluzione di 5 o 6K. La gran parte degli oltre 300 tour disponibili, da Villa d’Este ai ghiacciai antartici sono gratuiti anche se se ne possono sbloccare di ulteriori con un pagamento che viene utilizzato per ricompensare i fotografi che realizzano quei contenuti. Compatibile con Gear VR e Go. Sites in VR è invece più semplice e offre anche tour tradizionali, da visualizzare senza visori 3D, dai principali siti mondiali, dal Marocco allo Yemen, dalle antiche città ai castelli fino a torri e piazze. Alla fine di febbraio, inoltre, PlayStation ha lanciato anche in Italia VR Stories, scaricabile gratuitamente dall’app Littlstar disponibile su PS Store: si tratta di una sezione con contenuti di vario tipo, fra cui sportivi, di eventi e soprattutto di viaggi e suspense. Non mancano ad esempio i tour virtuali delle principali città d’arte italiane. Discovery VR serve invece a proiettarsi in alcune delle trasmissioni, anche e soprattutto di viaggio o naturalistiche, del gruppo con video fruibili a 360 gradi via desktop, tablet, telefono e visori (per Gear VR e Oculus).
E se la Terra non ci basta, c’è anche la Nasa. Che fra le diverse applicazioni che offre ne conta un paio orientate proprio alla realtà virtuale e aumentata. La prima è Exoplanet Ecursions Virtual Reality App, in cui l’utente è condotto in un tour guidato del sistema planetario raccolto intorno a Trappist-1, la stella nana rossa attorno alla quale orbitano sette esopianeti dalle dimensioni terrestri circa 39,5 milioni di anni luce dal sistema solare (supporta Oculus e Vive). La seconda, per Android, è Spacecraft AR: firmata dal Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, porta nel salotto di casa vostra – dunque senza visori ma solo grazie agli smartphone più recenti e alle loro tecnologie di realtà aumentata – i rover e le strumentazioni spaziali utilizzate nelle diverse missioni, come i rover marziani Spirit, Curiosity e Opportunity.
Fonte: repubblica.it